Narghilè: bocchini monouso nei locali
Bocchini monouso per shisha e covid
Nelle ultime settimane mi è capitato più volte di discutere con gestori di locali in merito alla gestione della problematica covid.
Se già in passato era una follia l’utilizzo dei bocchini oggi con il covid che circola sembra davvero una follia.
Nel paese dove il narghilè è di casa, l’Egitto, le autorità hanno fatto una cosa molto semplice: hanno vietato l’utilizzo nei locali del narghilè.
La ragione è ovvia il rischio di contagio con uno strumento che si passa di bocca è altissimo.
L’Italia è uno strano paese e permettetemi i gestori degli incoscienti: in molti locali milanesi mi è capitato di vedere semplicemente le persone scambiarsi lo stesso tubo con un’unica precauzione il bocchino monouso.
Di sicuro se uno di questi ragazzi ha il covid e aspira e sputacchia all’interno del narghilè il bocchino monouso serve come un ombrello durante una grandinata, e ripeto, se uno di questi ragazzi ha il covid a fine serata tutti gli altri lo avranno.
Ma possibile che il ministero della salute non pensi ad emanare disposizioni che regolamentino il settore?
Un consiglio per tutti gli amici che hanno un locale: un cliente un narghilè, dare a 5 persone un bocchino monouso significa incentivare la promiscuità e sono abbastanza certo che se uno di questi ragazzi si ammala gravemente le famiglie non possano farvi causa o la asl di competenza possa chiudervi il locale.
La domanda più importante da farvi è: ne vale la pena?