Quanta acqua occorre nell'ampolla e quanto carbone occorre per un buon narghilè?
Carboncini e acqua nel narghilè: il giusto compromesso
Fino all’ultimo mio viaggio in Egitto ritenevo che l’acqua dovesse coprire lo stelo centrale del narghilè per un centimetro e mezzo, in realtà osservando meglio i loro narghilè mi sono reso conto che gli arabi esagerano con l’acqua fino a quasi dove l’ampolla si restringe, cosa che ritenevo impensabile, ma la fumata è davvero buona e intensa e quindi devo ricredermi.
Quando ho provato in Italia ad alzare il livello dell’acqua la fumata mi è sembrata pesante e davvero difficile da fumare senza tossire.
Mi sono dato una spiegazione che ritengo logica, probabilmente il fatto che utilizzano piccoli frammenti di carbone di cocco e non i cubetti che abbiamo noi in Italia permette probabilmente di tenere la temperatura del braciere molto più bassa e quindi di poter osare maggiormente. Come consiglio, fate dei tentativi sul livello dell’acqua quando raggiungete l’optimum, dopodiché fate un piccolo segno con un pennarello nero, così la vostra fumata sarà sempre perfetta.
In ultimo non dimenticatevi che anche il carbone, che deve essere rigorosamente di cocco ha la sua importanza, no a carboni ad accensione rapida, sì al carbone di cocco che ci mette tempo per accendersi al massimo due carboncini per braciere, ricordatevi solamente di accenderlo completamente in tutti e quattro i lati! un carbone acceso solo in una faccia è inevitabilmente destinato a spegnersi e a generare pochissimi fumo