Fumare il Narghilè fa male? Gli effetti sulla salute.
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Il Narghilè fa male?
Il Narghilè, per molti considerato la pipa ad acqua per eccellenza, è conosciuto con diversi nomi a seconda della regione in cui viene utilizzato; negli anni, ha ampiamente oltrepassato i confini del mondo arabo, guadagnando apprezzamento e notorietà in tutto il globo.
Per illustrarvi il significato di questo strumento, la sua composizione e i suoi effetti sulla salute, ci affidiamo al lavoro del ricercatore Kamal Chaouachi e altri studiosi.
-Ma come è fatto il narghilè?
Prima di parlare degli effetti del Narghilè, dobbiamo specificare da cosa è formato:
Il Narghilè si presenta in forme diverse, la più conosciuta delle quali è la Shisha, apparecchio destinato principalmente al consumo di Tabamel, una preparazione a base di tabacco aromatizzato e odorifero.
Diversamente dal Tabacco tradizionale, dal gusto forte e aspro, quello per Narghilè ha gusti più fruttati e delicati, ma soprattutto avvolgenti da condividere in momenti di unione e amicizia.
Il termine Tabamel, si avvicina notevolmente al nome arabo "Mu'essel", che tradotta significa letteralmente "mielato" o "mieloso". Questa denominazione deriva dalla sua composizione, che è prevalentemente a base di melassa o miele.
Un altro termine è Tumbak, tabacco puro, il suo livello di nicotina è più elevato rispetto al Tabamel; e infine Jurak, può essere considerato un prodotto intermedio fra i due. La sua consistenza è densa e di colore nerastro, ma non è aromatizzato.
Secondo Chaouachi il primo tipo di tabacco e la corrispondente forma di narghilè, la shisha, sono attualmente quelli più utilizzati, e costituiscono l'oggetto di moda globale. Il tabamel contiene spesso delle essenze che gli conferiscono vari gusti e profumi: alla mela, alla fragola, all'albicocca, alla menta, etc. nonostante gli appassionati preferiscano i primi due o tre gusti.
-Tipi di carbone:
Esistono diverse distinzioni legate al tipo di carbone utilizzato:
Mentre in occidente si predilige il carbone "chimico" auto-combustibile, sono disponibili alternative come il carbone naturale; Se il primo tipo di carbone è utilizzato in Europa e nelle Americhe per ragioni pratiche, osserva Chaouachi, nelle tradizioni del Medio Oriente non è comunamente usato. Qui si preferisce il carbone ricavato dal legno naturale come quello di ulivo o limone.
-Gli effetti sulla salute:
Gran parte degli studi di Chaouachi si concentra sugli effetti del Narghilè sulla salute. Egli afferma che il Narghilè, grazie alla sua antichità e alla tradizione che lo circonda, è in costante evoluzione per vari motivi.
Uno di questi di particolare interesse per noi è la crescente consapevolezza da parte della comunità internazionale di ricercatori riguardo alle devastanti conseguenze sociali e sanitarie legate al fumo.
Sebbene il Narghilè non sia dotato di filtro di acetato di cellulosa come le sigarette, il suo sistema di filtraggio ad acqua, insieme alle modalità di riscaldamento del tabacco, riesce comunque a eliminare diverse sostanze, alcune delle quali possono essere cancerogene. Infatti il Narghilè contribuisce a evitare o a ridurre la formazione di acroleina, acetaldeide e alcuni idrocarburi. La temperatura del fumo, raffreddata tramite il sistema di filtraggio e il riscaldamento del tabacco, portano a una minore cancerogenicità dei catrami, sebbene questi ultimi siano filtrati in maniera abbastanza limitata.
Quanto alla nicotina, se l'acqua non fosse presente, il fumatore ne assorbirebbe fino a delle quantità 7 o 9 volte superiori. In una seduta di 45/60 minuti, la quantità di nicotina inalata a ritmo sostenuto da un solo fumatore si avvicina a quella di una normale sigaretta. Il narghilè d'altro canto, in virtù del passaggio del fumo nell'acqua, elimina le sostanze irritanti per le alte e basse vie respiratorie".
- Parere del prof Molimard:
Il fumo del Narghilè si distingue anche per le diverse temperature che assume nei livelli del sistema.
Il professor Molimard ha descritto bene l'azione del calore che favorisce reazioni chimiche tra i radicali aldeidi degli zuccheri e i composti azotati, a cominciare dall'ammoniaca utilizzata dai fabbricanti di tabacco, che danno luogo a diversi composti aromatici, come quelli che si sprigionano quando si griglia la carne. Questi aromi sono probabilmentela causa per la quale le sigarette americane, a base di tabacco immerso in "salse" a base di melassa, abbiano a poco poco soppiantato da noi il tabacco bruno tradizionale.
- Parere del prof Rakower
Rakower aveva condotto il suo studio su un narghilè di tipo yemenita (mada'a) e misurato temperature di combustione deltumbak di 600-650°C.
Nell'utilizzo del tabamel quindi che libera i suoi costituenti ad una temperatura 8 volte inferiore a quella della sigaretta, si può parlare più di distillazione che non di combustione. Quando si tratta di tumbak, come abbiamo già visto sopra, il tabacco viene umidificato perché non si consumi troppo rapidamente. Sotto questo effetto, l'acqua di umidificazione si trasforma in vapore e trascina con sé talune sostanze, tra le quali la nicotina.
Conclusioni:
Il narghilè cambia considerevolmente a seconda della forma, della grandezza, del tipo di tabacco e del modo di riscaldarlo, da un paese all'altro anche se limitrifi, come l'Egitto e la Giordania. Questi dati meritano di essere studiati seriamente all'interno di un quadro metodologico altrettanto serio.
Ricapitoliamo quindi i principali consigli e requisiti che ogni ricerca sul narghilè dovrebbe avere perché possa avere il crisma della significatività scientifica:
• Informare su che tipo di fumatori compongono il campione della ricerca:fumatori, non fumatori o ex- fumatori di sigarette che hanno poi intrapreso l'uso del narghilè. L'ideale sarebbe condurre gli studi su fumatori esclusivi di narghilè recenti o di lunga data
• Rendere esplicite, anche nel riassunto, le condizioni della ricerca, spesso considerate di minore importanza.
Ad esempio:prima di giungere alla conclusione che il narghilè produce un forte rischio di insorgenza di cancro ai polmoni, rivedere o rispondere alla raccomandazione precedente.
• Il modo di riscaldare il tabacco: carbone "chimico" auto-combustibile, carbone naturale (precisare il tipo di legno), escrementi secchi di animali, ecc.
In conclusione, il mondo della sigaretta e il mondo del narghilè sono perfettamente estranei l'uno all'altro. Avvicinarli è una tendenza riduttiva, e non scientifica!